Lavatrice bitermica
La lavatrice “bitermica” oltre al classico attacco per l’acqua fredda (la quale durante i cicli di lavaggio è riscaldata dalla resistenza elettrica dell’apparecchio) ha anche un attacco supplementare che rende possibile il prelievo diretto dell’acqua calda, compresa quella riscaldata a costo zero dai pannelli solari termici. Un doppio attacco, uno per acqua calda e uno per la fredda, che permette di escludere o limitare al minimo l’impiego della resistenza interna all’apparecchio, così da ottenere grandi risparmi in bolletta. Con le lavatrici bitermiche il taglio dei consumi può arrivare anche al 60%, con una classe energetica A+++. La percentuale di risparmio energetico è legata al tipo di impianto di riscaldamento dell’acqua che abbiamo in casa: quanto più è economica la fonte di energia utilizzata per scaldare l’acqua in ingresso, tanto più ci conviene collegare la lavatrice o la lavastoviglie all’acqua calda. Altra caratteristica della lavatrice bitermica è la rapidità di lavaggio, questo è possibile grazie al prelievo di acqua calda, già pronta nel serbatoio del solare per essere utilizzata, riducendo i tempi tradizionali necessari al riscaldamento dell’acqua fredda. Oltre al grosso pregio di tagliare i consumi elettrici e i tempi di lavaggio, le lavatrici bitermiche hanno anche una vita più lunga. Grazie al minor uso della resistenza elettrica, si limitano i danni del calcare che si deposita proprio sulla resistenza quando questa viene in contatto con l’acqua fredda, danneggiandone il funzionamento. In prospettiva, con una lavatrice bitermica si otterrà: 1) Costi ridotti; 2) Lavaggi più veloci; 3) Elettrodomestici durevoli; 4) Rispetto dell’ambiente.
Piano a induzione
Al contrario dei classici fornelli, un piano di cottura a induzione non necessita del gas per funzionare ma è azionato da energia elettrica alternata che viene trasmessa a una bobina coperta da un materiale che di solito è vetroceramica.
La corrente elettrica che fluisce nella bobina produce un campo magnetico che a sua volta dà luogo a correnti parassite che vedono la corrente elettrica indotta dissiparsi sotto forma di calore. E’ con questo calore che si verifica la cottura dei cibi.
la vetroceramica può essere sottoposta a temperature altissime, fino a 700 – 800 °C senza subire alcun danno.
E’ praticamente infrangibile ed è immune alla gran parte delle sostanze corrosive (ecco perché i fornelli a induzione sono così facili da pulire); le cucine in vetroceramica costituiscono ottime
Se siete in dubbio sul comprare o meno un piano di cottura a induzione, potete sperimentare uno step intermedio e acquistare dei fornelli a induzione da appoggio. I piani di cottura a induzione da appoggio sono molto più economici, sono caratterizzati da prezzi che oscillano dai 100 ai 300 euro e possono essere più o meno performanti in base alle caratteristiche del prodotto.
Fornello a induzione – Vantaggi
- Design interessante
- Rendimento dei piani cottura a induzione pari al 92%. Per intenderci, 1 litro d’acqua arriva a ebollizione in soli 3 minuti.
- Assenza di dispersione termica.
- Facilissima da pulire.
- Nessun rischio legato a fughe di gas.
- Zone di cottura dotate di riconoscimento automatico delle pentole: si attivano solo in presenza del pentolame grazie al fondo magnetico (ferroso). Per lo stesso motivo molte pentole da cucina non sono adatte ai fornelli a induzione.
- La parte di vetroceramica che circonda la zona di cottura resta fredda, non ci sono rischi di scottature.
- Cottura più uniforme grazie alla distribuzione omogenea del calore.
- Possibilità di regolare la temperatura di cottura.
- Con le cucine a induzione di nuova generazione è possibile selezionare tra una serie di programmi di cottura adatti per ogni ricetta (brasati, brodi, arrosti…).
- Con le cucine a induzione di nuova generazione è possibile fare a meno della kappa: alcuni modelli presentano degli aspiratori incorporati che evitano la dispersione di fumi e vapori di cottura con un immediato aspiraggio.
Fornello a induzione – Svantaggi
- Prezzo d’acquisto più elevato rispetto ai classici piani di cottura a gas.
- Parte del pentolame dovrà essere sostituito: la gran parte di padelle antiaderente hanno rivestimento in alluminio (quindi non sono calamitate e non attivano le bobine), così come la moka del café in alluminio.
- Non attivano le bobine neanche le pirofile in vetro, i tegami in rame o ceramica e le pentole in terracotta.
- per utilizzare i fornelli a induzione l’utente sarà costretto a chiedere al proprio gestore energetico di ampliare la copertura passando ad un contratto da 4,5 o 6 kW.